Quanti impianti dentali si possono fare in una seduta?

Quanti impianti dentali si possono fare in una seduta?

Pubblicato il 27/08/2023 20:21:40

Per i pazienti che soffrono di edentulìa – ovvero l’assenza di tutti i denti nelle arcate – sapere quanti impianti dentali si possono fare in una seduta è importante. Potrebbe essere la risoluzione rapida di un problema.

La perdita dei denti può generare sensazioni di ansia e imbarazzo, ma è fattibile recuperare il sorriso, liberandosi dalla necessità di ridere a bocca chiusa o di celare le lacune dentali. In realtà, non è semplice determinare un numero definito di impianti che sia possibile collocare in una sola giornata. Sebbene in linea di principio sia concepibile, grazie alle tecniche "all on 4" e all'implantologia flapless, riabilitare intere arcate dentali durante un'unica seduta, bisogna considerare che ciò è strettamente vincolato alle condizioni di partenza del singolo paziente.

Posso mettere un impianto in una sola seduta?

Certamente, tuttavia vi sono delle condizioni specifiche. Si fa riferimento all'implantologia a carico immediato nei casi in cui sia praticabile collocare sia l'impianto che la struttura protesica nello stesso intervento. In condizioni normali, infatti, tra l'inserimento dell'impianto e l'applicazione del carico masticatorio, è richiesta un'attesa variabile da 4 a 12 settimane, talvolta persino più lunga.

L'elemento chiave per condurre un'operazione di implantologia a carico immediato è la stabilità iniziale dell'impianto. Per dissipare qualsiasi incertezza in merito, occorre comprendere che una volta inserito nell'osso, l'impianto non può subire micro-movimenti durante il periodo di guarigione, noto come fase di osteointegrazione.

Nello specifico, non bisogna superare spostamenti superiori ai 75Micron. Se più impianti vengono solidarizzati tra di loro appena inseriti, questi anche masticando non subiscono micromovimenti tali da inficiare la loro guarigione.

Quanti impianti dentali si possono fare in un giorno?

Nel caso in cui le circostanze lo consentano, è possibile recuperare l'intera arcata dentale in un'unica sessione utilizzando le metodologie "All on Four" e "All on Six". La distinzione tra le due consiste nel fatto che nel primo scenario vengono impiegati 4 impianti per sostenere la protesi fissa, mentre nel secondo se ne utilizzano 6. La scelta tra le due dipende dalle condizioni mediche e dalle valutazioni individuali. Attraverso l'impiego di una chirurgia guidata per gli impianti, conosciamo in anticipo la posizione esatta in cui gli impianti verranno inseriti.

Questa metodologia ci permette di costruire una protesi fissa che si fissa agli impianti ancor prima che gli impianti stessi siano posizionati. Di conseguenza, al momento dell'intervento di inserimento degli impianti, la protesi può essere immediatamente avvitata.

È essenziale evidenziare che in questa situazione tutte le sedute necessarie per realizzare una protesi che sia funzionalmente e esteticamente adeguata devono essere eseguite prima dell'effettivo inserimento degli impianti.

Pertanto, erroneamente si pensa spesso che sia possibile recarsi dal dentista implantologo, collocare gli impianti e contemporaneamente applicare una protesi a carico immediato in poche ore. Questo non è il caso. Diverse sedute sono sempre richieste per creare la protesi e per pianificare l'intervento in modo adeguato.

Quando mettere l’impianto dentale?

L'impianto dentale viene collocato soltanto dopo che il dente naturale è caduto. Nei casi in cui i pazienti manifestano problemi come carie profonde, devitalizzazioni o gravi danni parodontali, si cerca sempre di preservare il dente naturale attraverso interventi terapeutici.

Molte persone non sono a conoscenza delle moderne tecniche e strumentazioni che consentono di applicare trattamenti capaci di curare e salvare i denti, persino nei casi più critici. Tuttavia, c'è purtroppo l'altro lato della medaglia, con alcuni dentisti che optano per l'estrazione e la sostituzione del dente con un impianto in maniera indiscriminata. Pertanto, il nostro suggerimento è di ottenere un'informazione accurata riguardo alle diverse opzioni terapeutiche in caso di parodontite e di rivolgersi a quei professionisti che si impegnano a preservare piuttosto che sostituire il dente.

Mantenere il proprio dente è sempre preferibile quando possibile, anche perché il dente, grazie al legamento parodontale che lo circonda, oltre a fornirci una maggiore sensibilità durante il processo di masticazione, impedisce la perdita di tessuto osseo circostante. Al contrario, l'osso tende a erodersi nel corso degli anni dopo l'inserimento di un impianto.


- Studio Dentistico Prestigiacomo

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